L’architettura passa trasversalmente su qualsiasi forma d’arte: la musica, il cinema, la fotografia. Johann Wolfgang von Goethe diceva “Io chiamo l’architettura musica congelata”. Così come le note compongono una musica, così un progetto compone l’architettura. Si può produrre musica scarsa, così come si può produrre un’architettura scarsa. La musica è qualcosa di etereo, ti emoziona a sentirla, mentre l’architettura, prima sogno, diventa realtà che puoi toccare e vedere. L’architetto e scenografo Emanuele Piccardo afferma che “architettura e cinema molto spesso vengono associati, soprattutto per la grande capacità del cinema di raccontare i fatti urbani, la città e i modi di abitarla”. L’architettura per il cinema è scenografia e ambientazione. L’architetto è il regista, colui che coordina tutti i protagonisti del progetto, così come fa il regista con gli attori. L’architetto nella realizzazione di un’opera occupa però molteplici ruoli, è anche sceneggiatore, direttore della fotografia, scenografo dello spazio che costruisce. Per Jean Nouvel “L’Architetto è un prestigiatore”.
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